Nuovo sito online!

E’ passato più di un anno lo so! Finalmente il nuovo sito è online, si chiama iPost too. E’ un progetto un po’ più ampio di questo, tuttavia, chi era interessato allo stile di momenti non rimarrà deluso: ci saranno categorie a tema.

Gran parte del materiale presente su questo sito è stato spostato sul nuovo, altro invece rimarrà disponibile quì. La sezione Pastorale, verrà implementata anche sul nuovo sito a breve!

Allora, aggiornate i vostri bookmark, ci vediamo su:

http://www.ipost2.com

😉

Il sito non è morto!

Salve a tutti!, lo so, lo so, non ci sono aggiornamenti da parecchi mesi, ma il sito non è morto. Sto lavorando in una nuova versione rivista, corretta e più fruibile! Dovrebbe essere pronta ed online a breve!

Grazie a tutti per l’enorme numero di visite che il sito vanta! Rimanete collegati!

P.S. La sezione pastorale verrà comunque aggiornata prestissimo!

Cattivi maestri

Si può fare silenzio sull’affaire Papa e la Sapienza? Penso proprio di no.

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Malgrado in questo blog non mi sia mai occupato di fatti di cronaca questo caso è differente. Credo che i Cattolici si debbano far sentire altrimenti, per troppa mitezza o paura di parlare, si rischia di lasciare troppo spazio ai pochi deficienti che con la faccia tosta tipica dell’ignoranza calpestano la libertà di parola e la libertà di dialogo necessaria per la crescita e non riconosciuta solo nei regimi estremisti o totalitari.

Non voglio entrare nel merito delle contestazioni, delle tesi filosofiche, delle affemazioni, delle dichiarazioni e dei comunicati stampa. Il motivo intrinseco per cui il Papa è contestato non è importante in questo momento poiché è giusto e lecito che chi la pensa diversamente si senta in diritto di contestare, purché la contestazione sia volta al dialogo e comunque al confronto. Il ragionamento che mi appresto a fare varrebbe per chiunque fosse stato riservato questo stesso trattamento sia esso il Dalai Lama, un capo di stato, un parlamentare o comunque un qualsiasi studioso/scienziato.

Un’università è sicuramente un luogo di dialogo e di confronto. Per definizione un “confronto” prevede la presenza simultanea di più tesi contrapposte. Una contestazione come quella condotta alla Sapienza è una contestazione insana che va contro ogni spirito universitario diversamente da ciò che affermano i docenti nella petizione anti-Papa.

Al di là del fatto che il Papa sia un’autorità religiosa, è anche un capo di stato e comunque una persona di spicco del palcoscenico mondiale. La libertà di parola viene concessa a tutti: nelle università, La Sapienza inclusa, si svolgono annualmente centinaia di conferenze dai temi più disparati alle quali vengono invitate diverse personalità talvolta all’altezza della situazione, talvolta no, talvolta con tesi condivisibili, talvolta meno. In ogni caso viene comunque data la possibilità di parola. Perché quindi negarla al Papa? Perché al Professor Joseph Ratzinger si dovrebbe negare la possibilità di esporre le sue tesi?

Perché il Papa non dovrebbe avere il diritto di dire la sua?

Pure l’ultimo dei cretini al giorno d’oggi è invitato nei talk show in televisione per dire la propria opinione e Ratzinger, che prima ancora di essere Papa è un teologo e filosofo, dovrebbe astenersi dal commentare determinati argomenti ritenuti “non di sua pertinenza”.

Uno stato “laico” (termine per altro abusato segno di profondissima ignoranza) non è sicuramente tale perché il Papa non esprime le sue idee. Si dovrebbe sostituire il termine “laico” con il termine “democratico” ed uno stato “democratico” è uno stato nel quale tutti si possono esprimere e dove le decisioni vengono prese, per citare Rousseau, dalla maggioranza. Se il Papa è in grado di convincere la maggioranza, la minoranza dovrà farsene una ragione. Vuol dire che le tesi del Pontefice vengono ritenute valide. D’altronde la storia insegna che le leggi vengono comunque promulgate indipendentemente dalle opinioni pontificie: la legge sull’aborto è ancora in vigore o sbaglio?

Una contestazione siffatta è una contestazione irrispettosa della libertà e della democrazia che niente ha a che fare con “il metodo scientifico” del quale i quattro signorotti della Sapienza si riempono la bocca.

Voglio fare un’appello. Cinsiglio a tutti gli studiosi e gli scienziati di matrice cattolica a snobbare gli eventuali inviti dei docenti coinvolti nelle sfaccettature violente della contestazione in quanto non rispettosi della libertà di parola e sicuaramente “cattivi maestri”.

Oggi è un giorno triste. Molto.

lutto

Shake!

L’amore tra un uomo ed una donna è forse una delle cose più magiche che esistano.

La magia non sta tanto nell’affetto, nel sogno, nella gioia di stare insieme oppure nel fatto che si diffonde melassa da tutti i pori.

La magia sta nel fatto che per andare veramente d’accordo due persone hanno bisogno dell’aiuto di un mago!

Si perché l’amore tra un uomo ed una donna è un mix esplosivo, di testa, razionalità, progettualità, follia, sentimenti, cuore, donazione di se, necessità e bisogni personali, oblatività…

L’amore è qualcosa che è meglio non shakerare troppo perché rischia di esplodere!

shaker

Amore è scegliere con lungimiranza e progettualità il compagno o la compagna della propria vita,

ma è anche un bacio appassionato dato al centro di un incrocio stradale.

Amore è saper mettere da parte le proprie necessità per l’altro,

ma è anche prendere la macchiana e fare 30 km solo per guardare un tramonto.

Amore è vivere sapendo che lo stare insieme viene prima di tutto,

ma è anche un imprevedibile insieme di sentimenti e sensazioni.

Amore è accettare l’altro così come è,

ma è anche una miscela di odori, sapori ed attrazione fisica.

Amore…. l’amore è magia:

E’ saper tenere saldo il timone della nave durante le intemperie,

ma è anche sapersi godersi la crociera!

Chi non sa gioire durante la crociera quando il mare è calmo, difficilmente saprà reggere la pressione di un mare in tempesta.

Allo stesso modo chi pensa che una relazione non necessiti impegno e che sia sempre una “crociera”,

al momento della tempesta sarà colto impreparato.

L’Amore verso il proprio compagno o la propria compagna si vive a 360 gradi:

Col Corpo, con la Mente e con lo Spirito.

 

 

Ho guardato

Ho guardato con attenzione la donna che amo e mi sono accorto di non guardarla con amore.

Ho guardato il mio lavoro, e non ho trovato utilità in ciò che svolgo.

Ho guardato la mia famiglia e mi sono accorto che c’è gente che non conosco.

Ho guardato i miei amici e mi son chiesto cosa realmente mi leghi a loro.

Ho guardato la natura ed ho visto solo terremoti, lava ed onde anomale.

Volevo guardare Dio, non l’ho trovato.

Ho cercato Dio e lui si è fatto trovare.

contemplazione

Ho guardato Dio ed ho visto l’amore per la mia ragazza, la bellezza del mio lavoro, l’affetto della mia famiglia, la complicità dei miei amici, la stupefacenza del creato.

Ho visto in Dio tutte le cose e Dio in tutte le cose. Allora sì, ho cominciato a Guardare.

Uomo del tuo tempo

Una sera davanti all’Eucaristia mi ritrovai a pregare:

Rimpiango un tempo che è andato…

… nel quale non ero felice.

Mi dispiaccio per persone che ho perso…

… delle quali non mi sono mai interessato.

Mi perdo dolcemente in ricordi di momenti…

… che assumono importanza solo adesso.

Cerco di alienare me stesso perché solo ora apro gli occhi…

… e sono abbagliato.

Non sei forse tu un uomo del tuo tempo?

Allora, uomo del tuo tempo che vivi nel passato e nel futuro apri tuoi occhi

e comincia a vivere nel presente!

Ti vedo, sei Tu, o Dio, oggi, in questo momento…

… e sono felice!

(Palermo, Novembre 2004)

Che cosa vi ha fatto pensare….

 

Cosa vi ha fatto pensare, poveri pastori, che quel bambino nella culla fosse Dio?

spietroromanatale

Cosa ti ha fatto pensare, carissimo Gandhi, che con la non violenza si potesse cambiare l’India?

Cosa ti ha fatto pensare, o carissimo Papa Giovanni, che la chiesa avesse bisogni di una rinascita?

Cosa ti ha fatto pensare, o dolce Madre Teresa, che si potesse donare un sorriso anche al più povero dei poveri?

Cosa ti ha fatto pensare, amatissimo Papa Giovanni Paolo II, che la chiesa avesse bisogno di svecchiare i propri sistemi di comunicazione?

Cosa ti ha fatto pensare, carissimo Massimiliano Kolbe, che era venuto il momento di offrire in maniera estrema la tua vita?

Cosa ti ha fatto pensare, carissimo Ignazio, che ogni uomo fosse per nautra buono?

Cosa ti ha fatto pensare, o dolcissima Maria, di dover essere docile all’annunzio dell’angelo?

Cosa vi ha fatto pensare che era il momento?

Una stella, una capanna, povera gente, un bambino: Signore dacci la capacità, la lucidità e la fede di vedere, capire e percepire tutti quei piccoli segni che “ci devono far pensare”e quindi agire.

Dona a tutti noi il coraggio di seguire l’esempio dei tanti grandi prima di noi che hanno saputo vedere ed intuire “al volo” la tua chiamata ed hanno risposto Si!

Buon Natale!

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Il nuovo e il vecchio

Il profumo di novità è sempre qualcosa di magico.

La novità ti fa sentire libero, gioioso, in una parola vivo.

Siamo costantemente alla ricerca di novità. E’ come se ricercassimo nuova linfa, qualcosa che smuova dal torpore dal quale ci sentiamo avvolti. E’ il bisogno di migliorare e di migliorarsi che ci fa stare sempre pronti, alla ricerca di qualcosa di nuovo, di diverso e questo è molto positivo!

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Novità!

Però, perché spesso si cerca sempre qualcosa di nuovo, un’emozione, un’esperienza diversa, senza far fruttare appieno le “novità” di una volta che ormai novità non sono più, ma che sono i mattoni della nostra vita?

Se si cerca sempre un posto diverso per costruire la propria casa non la si costruirà mai.

Se si cerca sempre un compagno diverso per il proprio cammino alla fine si camminerà soli.

Se si cerca sempre un corso di studi diverso per costruire la propria professione si rimarrà quasi sicuramente disoccupati o scontenti.

Se si cercano sempre nuovi amici senza coltivare quelli che ci sono già alla fine si rimarrà soli.

Se si cercano sempre nuove emozioni e nuovi divertimenti senza fermarsi mai, alla fine non ci si emozionerà più per niente.

Ci sono momenti della propria vita in cui è necessario un cambio di rotta, un incoraggiamento, qualcosa di nuovo, una novità che ci risvegli e ci dia nuova energia, ma ci sono anche momenti, forse i più lunghi, in cui è necessario impegnarsi, costruire con fatica e determinazione, mettere “mano all’aratro” (Lc 9) e non ci si può permettere di voltarsi indietro.

Chi salta sempre da una novità all’altra senza mai farne fruttare con il proprio impegno nessuna, non concluderà mai nulla.

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In questo tempo di avvento, appena cominciato, concentriamoci sulla figura di Gesù, persona sempre nuova nella nostra vita, ma che richiede l’impegno di una grande storia d’amore.

Scrolliamoci di dosso i fardelli che abbiamo appeso alla nostra fede e ritroviamo la gioia e la “ragione della speranza che è in noi” (1Pt) !

Buon avvento a tutti!

Solo due parole… magari una? vada per il solo sguardo…

In una grande città come Palermo è difficile far star zitto un muro.

I muri parlano e parlano in continuazione: “Vota Tizio”, “Vota Caio”, “Nuova fiat Punto vieni a provarla!”, “Latte Granarolo Alta Qualità”, “Mozzarelle Zappalà”, “OKKUPAZIONE 2004 LICEO SCIENTIFICO GALVANI” e via dicendo!

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L’unico modo per zittire un muro è mettere un cartello con scritto “Divieto di affissione”, ma anche in questo caso il muro parla e dice proprio… “Divieto di affissione”!

Considerando che noi “umani” parliamo in continuazione con un bla bla bla continuo, che motivo c’è di far parlare anche i muri? Perché per forza anche i muri devono dire qualcosa?

NON POSSONO FARE SILENZIO OGNI TANTO?

…e sì perché quando un muro ed una porta con una targhetta ti dicono “Oncologia Medica” e dietro quella porta, ad aspettare vedi decine di persone, e tra queste ce n’è anche una che conosci…

Quello è il momento in cui vorresti parlare dire “Che ci fa qui?” ma ti sembra troppo, perché hai paura della risposta. allora continui a ripeterti: “Gli devo dire qualcosa… devo. Magari due parole, sono troppe? Va bene allora magari una: un ciao, un eccomi… mi dispiace…”

Ogni parola ti sembra eccessiva. Speri quindi che non ti abbia visto. Ma ti ha visto e lo sai. E’ inutile che continui a far finta di niente.

I due sguardi ad un certo punto inevitabilmente si incrociano ed in quel momento e solo allora, scopri quanto uno sguardo possa essere più intenso di qualsiasi altra parola.

Sono sguardi tristi, brevi ma intensi, che in un secondo uniscono due anime.

Due anime zittite da un muro.

 

*** Il sugo della Storia ***

 

La vita è fatta di prove. Tra tutte le frasi banali non ne esiste una più vera e più ridondante di questa. Il silenzio, la tristezza davanti ad una situazione del genere è normale ed umano.

Ciò che non bisogna perdere mai è la speranza. La speranza che non finisce qui, che per quanto questa vita sia bella ed è bello viverla, siamo chiamati all’eternità.

La consapevolezza di essere stati salvati da un Dio che ci ama infinitamente e che ci vuole accanto a sé nella gioia e per l’eternità!

Cosa sono 10,20,50,60,100,150,200 anni di fronte all’eternità?

 

A questo punto qualcuno potrà dire: “Si, sei bravo a parlare, ma non è facile…”
… … … “lo so, non è affatto facile. Per nessuno…”

Rieccomi!

Dopo una lunga pausa estiva, rieccomi tornato! L’anno è gia iniziato e la routine ormai ha ripreso in tutta la sua estenuante efficenza! Presto ricomincerò a scrivere: ci sono due post già in lavorazione!

Con l’occasione vi preannuncio nella sezione Pastorale l’introduzione di una nuova area dedicata ai Corsi Cresima. Verrà inserito di volta in volta uno schema di incontro partendo dalle basi per giungere alla conclusione con la celebrazione del Sacramento. Il primo incontro verrà pubblicato tra qualche giorno!

Ricordo a tutti che potete lasciare commenti, sono ben accetti!